2011 – tecnica mista, 25 x 25 cm

Quando pensiamo al mare subito ci immaginiamo silenzio e pace, invece le profondità marine sono tutt’altro che silenziose, solo che le nostre orecchie non riescono a percepire i discorsi e i rumori del mare. In quest’opera i pesci si muovono tra bolle che, come nei fumetti, rappresentano dialoghi e pensieri a noi inubili, “pettegolezzi marini”.