2011 – tecnica mista, 25 x 25 cm

Ormai viviamo in un mondo quadrato: e nostre case sono parallelepipedi, gli uffici cubi, le strade sono fatte di colonne e anche le nostre agende. È normale allora sentirsi incastrati. Ho voluto provare a inserire in un astratto mondo cubista degli elementi di rottura – di sorpresa appunto. I pesci, che solitamente si muovono liberi e veloci. Sarà anche per questo che qui, incastrati tra le righe, sembrano avere occhi ancora più a palla?