Mi piace creare mondi surreali, inserire riferimenti a luoghi specifici e poi decontesualizzarli. In “cavalieri erranti nel tempo” ho voluto creare un’atmosfera fiabesca, facendo riferimento alla letteratura e all’illustrazione per l’infanzia, rievocando il deserto dei tartari, i quattro moschettieri e re artù. Una dimensione senza tempo e senza luogo.