Ho realizzato L’arca di Noè per partecipare al concorso NOME CONCORSO di Ravenna, dando un’interpretazione contemporanea di quest’arte antichissima. Dopo giorni alla ricerca di un’idea senza successo, l’ispirazione è arrivata prima del sonno, all’una e un quarto, l’ho fermata su carta con un piccolo schizzo, un quadrato 5×5.
Le cattadrali bizantine e la loro storia mi hanno fatto tornare in mente questo racconto biblico, che ho rappresentato con un movimento circolare: due ruote, due ingranaggi, due file di animali che si muovono in direzione opposta e che ricordando la struttura del DNA.
Negli anni rimane uno dei miei quadri preferiti, perché credo di aver raggiunto un equilibrio magico nella composizione.